Impianti al di fuori delle zone edificabili

Nell’ambito della procedura di approvazione dei piani non si verifica soltanto se un impianto pianificato soddisfa le richieste in materia di sicurezza elettrica. Si esaminano anche gli aspetti inerenti la protezione dell’ambiente, la protezione della natura e del paesaggio.

In linea di massima gli edifici e gli impianti devono essere allestiti nella zona edificabile. Sono possibili deroghe, ma solo se sussistono circostanze particolari. La destinazione degli edifici e degli impianti deve esigere un’ubicazione fuori della zona edificabile (ubicazione vincolata) e non vi si devono opporre interessi preponderanti, per esempio la protezione della natura e del paesaggio (cfr. art. 24 della legge federale sulla pianificazione del territorio [LPT; RS 700]).

Se il richiedente giunge alla conclusione che la stazione di commutazione o la stazione di trasformazione pianificata necessita di essere costruita su un sito al di fuori delle zone edificabili, riguardo all’ubicazione di questo impianto egli deve tener conto del seguente ordine di priorità:

  • integrato in un edificio esistente.
  • aggiunto a un edificio esistente.
  • inserito in un gruppo di edifici esistente (p. es. all’interno del nucleo di una fattoria comprendente parecchi edifici).
  • solo in speciali circostanze, isolato e senza immediata vicinanza a un impianto già esistente.

La necessità che una stazione di commutazione o una stazione di trasformazione venga edificata al di fuori delle zone edificabili deve essere dimostrata dal richiedente mediante la motivazione della scelta del sito. Tale motivazione deve essere presentata insieme alla domanda di approvazione dei piani.

  • La motivazione della scelta del sito deve comprendere:
    una motivazione della necessità dell'impianto. Va in particolar modo evidenziato quali edifici debbano essere alimentati dalla stazione pianificata e perché sussista il diritto di richiedere l'alimentazione di tali immobili con energia elettrica.
  • una cartina che riporti la distanza rispetto alla prossima zona edificabile e un piano delle zone con legenda.  La motivazione che spiega perché un’ubicazione all’interno delle zone edificabili non è possibile.
  • Indicare su una cartina il perimetro di alimentazione possibile e pianificato della stazione da costruire (anche delle stazioni esistenti vicine o di quelle pianificate).
  • Esaminare e illustrare da due a tre varianti di possibili ubicazioni (secondo l’ordine di priorità). Non siti alibi, bensì vere alternative. Vanno esaminati tutti i migliori siti alternativi possibili, soprattutto in edifici.
  • la valutazione dei siti (vantaggi e svantaggi).
  • la concentrazione su un sito. la motivazione che spiega perché il sito scelto sia ottimale dal punto di vista della pianificazione del territorio.
  • le fotografie dei dintorni e il fotomontaggio quale prova di una buona integrazione della stazione nell’ubicazione pianificata. Lo stesso dicasi per i siti che potrebbero risultare più idonei.
  • Quantificare e provare in modo plausibile particolari vantaggi e svantaggi (ad es. radiazioni non ionizzanti, perdite di corrente, aspetti finanziari, stabilità della rete).

Le esigenze materiali della legge federale sulla pianificazione del territorio devono essere soddisfatte. In linea di principio gli edifici e gli impianti devono essere allestiti nelle zone edificabili. Per un’ubicazione al di fuori delle zone edificabili ci devono essere motivi particolarmente importanti e oggettivi. Chi presenta una motivazione completa della scelta del sito evita ritardi nella procedura di approvazione dei piani. La motivazione della scelta del sito deve essere convincente per terzi, che non si sono occupati della pianificazione del progetto.

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Ultima modifica: 01.06.2021